Medicina Ayurvedica
in Torino
Medicina Ayurvedica in Torino

News

Zenzero, peperoncino, curcuma, pepe nero, cannella, cumino, sono spezie “calde”, aumentano cioè il metabolismo. Aggiunte agli alimenti con parsimonia e abbinate ad una dieta sana, possono facilitare la perdita di peso. Recenti studi sembrano dimostrare che il cumino, in polvere o in semi, come tisana o aggiunto a carni e verdure, possa aiutare a perdere massa grassa, a ridurre il colesterolo LDL e i trigliceridi. Attenzione però ad un uso eccessivo: lo zenzero può aumentare la pressione in pazienti ipertesi. La Curcuma è controindicata per chi assume anticoagulanti e nei pazienti colecistectomizzati. Il peperoncino potrebbe peggiorare una situazione di acne.… Continua a leggere
La medicina Ayurvedica considera i piedi un riflesso di tutti gli organi ed apparati dell’organismo e li collega alla testa e al cervello. Il massaggio dei piedi, in sanscrito Pada (piede) Abhyanga (massaggio), è considerato pratica irrinunciabile da effettuarsi giornalmente. Stimola, purifica, dà equilibrio, allevia il dolore, migliora la postura e, prima di dormire, assicura un sonno ristoratore. Lo possiamo effettuare da soli, preceduto da un pediluvio in acqua tiepida, in un ambiente senza TV e/o cellulare, utilizzando olio di sesamo intiepidito a bagnomaria. Ghee (burro chiarificato) o un olio ayurvedico medicato possono alleviare alcune patologie. In ogni caso ammorbidisce… Continua a leggere
“Convalescenza” una parola che l’Occidente pare aver dimenticato. Quando lo stato di malattia termina, non inizia subito lo stato di salute, ma è necessario un tempo intermedio durante il quale l’organismo ricupera l’equilibrio perduto. Per l’Ayurveda la convalescenza è fondamentale: riposo, alimentazione corretta, controllata esposizione ad agenti atmosferici, prendersi cura di se, lasciare che qualcuno si prenda cura di noi, permettere a corpo, mente e spirito di riprendere,gradualmente, il contatto con il mondo esterno. Il medico ayurvedico saprà consigliare alcune tra le varie formulazioni con valore ricostituente. Formulazioni costituite da varie erbe con elevato potere terapeutico, ma che prese a… Continua a leggere
Un minerale prezioso: il sale. Il sale è usato in Medicina Ayurvedica come vero e proprio farmaco. I trattati, antichi come moderni, ne descrivono le numerose proprietà se usato in quantità adeguate e le altrettante patologie, se assunto in eccesso o in difetto. È caldo, untuoso ed intenso; fluidifica il catarro, diminuisce la congestione, è lassativo. L’Ayurveda ne fa uso interno in numerose preparazioni ed esterno, addizionandolo ad oli medicati per ridurre gli edemi ed alleviare il dolore. Cinque sono i tipi descritti, con caratteristiche fisico-chimiche ed organolettiche diverse, adatti a diverse situazioni cliniche. Primeggia il salgemma, SAINDHAVA, che assunto… Continua a leggere
La Boswellia (Boswellia serrata), conosciuta anche con il nome di “incenso indiano”, è un noto rimedio della medicina Ayurvedica. È la gommoresina di un grande albero delle regioni collinari dell’India, il cui tronco, inciso, lascia fuoriuscire un essudato: l’incenso, definito “incenso vero”. Fin dall’antichità sono note le sue proprietà antinfiammatorie ed analgesiche e la mancanza di effetti collaterali. Indicata per tutte le patologie osteoarticolari (artrite, osteoartrite, artrosi,….)e dei tessuti molli,la sua efficacia va alla radice del processo patologico. Le preparazioni farmaceutiche sono per uso orale e per uso locale, da usarsi sempre e comunque dietro prescrizione medica.
Conosciuto in Italia soprattutto come sciroppo, il Tamarindus Indica o “dattero dell’India”, è un sempreverde della famiglia delle leguminose, originario dell’Africa orientale, aree asiatiche, America Latina. Componente fondamentale di alcuni piatti dell’India meridionale (Sambhar – Rasam), è usato in medicina Ayurvedica per le sue proprietà lassative, digestive, antibatteriche, analgesiche nel mal di denti e come rimedio per patologie epatiche. L’assunzione del frutto durante alcune terapie ayurvediche viene sconsigliata dai vaidya per la blanda azione anticoagulante e il gusto aspro, che può innalzare il grado di acidità dell’organismo.
Il Kerala, luogo di grandi bellezze naturali, è lo stato della Confederazione Indiana dove è conservata, nella sua forma più pura, la tradizione della medicina Ayurvedica. È patria di famiglie di “Ashtavaidya”: famiglie di medici che da millenni si dedicano alla scienza Ayurvedica tramandandola di padre in figlio. Attualmente è sede di Università Ayurvediche; di ospedali in cui il vaidya (medico ayurvedico) e il upastata (terapista ayurvedico) collaborano secondo i dettami dei testi antichi; case farmaceutiche che producono medicamenti, tradizionali nella loro formulazione, ma resi sicuri dalla moderna tecnologia.
Nell’India antica, come in ogni altra civiltà, i demoni erano portatori di infermità e il dolore punizione di una divinità offesa che doveva essere pacificata con riti propiziatori. A questa origine magica,l’Ayurveda ha affiancato una attenta osservazione della natura : il comportamento degli animali, l’uso delle erbe, le proprietà del fuoco, dell’acqua, della neve…… L’osservazione è diventata apprendimento, l’apprendimento si è arricchito fino a diventare specializzazione. Attualmente le tradizionali tecniche Ayurvediche si intersecano con la tecnologia occidentale per trattare il dolore, qualunque sia la sua origine.
“È chiamata Ayurveda quella scienza che descrive tipi di vita utili e dannosi, felici e infelici, che descrive ciò che è utile e dannoso per la vita, le misure della vita stessa.” (Charaka Samitha Su. 1,42, 43 ) “……Certi studiosi sostengono che l’Ayrveda ha un inizio. In effetti non è così, non si conosce un periodo in cui l’Ayuverda no fosse esistente e dopo il quale venne alla luce”. ( Charaka Samitha Su. XXX,27 )
La Triphala, in Sanscrito “tre frutti”,è sicuramente uno dei rimedi basilari della medicina Ayurvedica. É usata come rimedio ad effetto immediato o a lungo termine; come rimedio di base; come trattamento di prevenzione. I tre frutti che la compongono,Haritaki (Terminalia Chebula), Bibitaki(Terminalia Bellerica), Amalaki(Emblica Officinalis),hanno proprietà che combinate far loro si potenziano. Sotto forma di compresse o di polvere, per uso interno e/o esterno, è utile in svariate patologie; utilizzabile ad ogni età. Unico accorgimento: deve essere prescritta da un medico ayurvedico perché in mani inesperte può avere effetti dannosi.